Di radice in radice: “piantiamola” con gli abusi sugli anziani

a cura della Dott.ssa Carmen Giannetti

Oggi, 15 Giugno, ricorre la Giornata Mondiale contro l’abuso sulle persone anziane.


ll Filo Rosso intende dare il suo personale contributo al fine di promuovere sensibilizzazione e consapevolezza rigurado questa tematica tanto delicata, quanto importante, che ancora oggi viene raramente discussa a livello politico.


Secondo un Report OMS, circa il 16% delle persone di età superiore ai 60 anni ha subito una qualche forma di abuso stimando, inoltre, in maniera allarmante un aumento di tale fenomeno: dagli attuali 140 milioni di vittime a circa 320 milioni nel 2050. ( www.quotidianosanita.it/allegati/allegato7403115.pdf)


Sempre secondo l’Oms -Organizzazione Mondiale della Sanità- l’abuso sugli anziani si costituisce come un atto singolo o ripetuto, con la mancanza di azioni appropriate, che si verifica all’interno di relazioni in cui vi è un’aspettativa di fiducia e provocando danni o angoscia ad una persona anziana.


Tale violenza comporta una violazione dei dirittti umani e include abusi: fisici, psicologici, emotivi, sessuali, finanziari e materiali, nonché abbandono, grave perdita di dignità e rispetto.


Erikson, psicologo psicoanalista tedesco, illustra una Teoria dello sviluppo psicosociale in cui fornisce una spiegazione di ciò che accade a livello critico durante la vecchiaia.


Questa fase di vita che, secondo lo psicologo va dai 60 anni in poi, rappresenta per ogni persona una sorta di bilancio e resoconto di tutto ciò che si è fatto nella propria vita, oscillando tra senso di integrità o meno per ciò che si è realizzato e paure e preoccupazioni verso la morte e gli anni che man mano stanno per terminare.


La vecchiaia porta con sè anche il tema della perdita: lavoro, efficenza ed efficacia, salute, sessualità, lucidità mentale, amicizie, affetti e tale senso di perdita, sovente, può far si che si sviluppino una serie di sintomi ansiosi, depressivi o psicosomatici i quali, reiterati, potrebbero condurre all’insorgenza di veri e propri disturbi psichici.


Per non parlare degli attacchi alla propria autostima, autoefficacia e senso generale di sé.
Appare ovvio, dunque, quanto sia fondamentale curare, supportare e aiutare le persone anziane già impegnate in una serie di angosce personali che spaziano dalle problematiche mediche e di salute, a quelle psicologiche ed emotive, fino ad arrivare al completo abbandono reale o vissuto come tale.


Le persone anziane rappresentano le nostre radici, un patrimonio di conoscenze inestimabile che viene tramandato a livello transgenerazionale. Hanno ancora tanto da offrire all’intera comunità, specie considerando il fatto che l’età media di vita, già da tempo, si è allungata considerevolmente.
Essi garantiscono il valore e la continuità delle tradizioni, fornendo l’opportunità di tramandare il senso di identità all’interno delle famiglie.


Pertanto, abbiate pazienza con le persone anziane, ricordate che ogni anziano sta già combattendo una battaglia personale, ricordate di tutto quello che, in gioventù, hanno saputo fare e ci hanno lasciato oggi.
Siate amorevoli, coinvolgeteli nelle vostre vite e spendete del tempo per ascoltarli, spesso non chiedono che questo, inoltre potreste restare stupiti da ciò che hanno da raccontare, dai consigli che potrebbero darvi…consigli che hanno il sapore dell’esempio e della saggezza di un tempo antico, tuttavia sempre attuale!

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